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Consumo di suolo: la posizione del Comune di Lavis

Il sindaco Luca Paolazzi interviene in merito agli articoli apparsi sui media locali

Data :

29 ottobre 2025

Consumo di suolo: la posizione del Comune di Lavis
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Nei giorni scorsi l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha pubblicato i dati sul consumo di suolo riferiti al 2024.
Per Lavis, il dato percentuale del rapporto tra suolo consumato e superficie totale è del 25,98 %, il più alto del Trentino.
Nel dibattito pubblico che si è sviluppato in questi giorni sul tema è intervenuto il Sindaco di Lavis, Luca Paolazzi, che ha mantenuto anche la competenza sull’urbanistica, materia che ha gestito anche nelle due precedenti consiliature, a partire dal 2015.
“Se non cambiano i confini del Comune, il rapporto percentuale del suolo consumato riferito al Comune di Lavis difficilmente potrà subire grandi scossoni. Del resto la superficie totale del nostro Comune non è grande, non ci sono grandi superfici verdi e boschive, e le pressioni antropiche sono elevate. Mi pare però più interessante, in termini politici e di governo, guardare ad altri indicatori.
Nel report ISPRA 2025, infatti, si nota come andando a guardare altri indicatori, come il dato assoluto degli ettari consumati o il dato del consumo di suolo procapite, il Comune di Lavis presenti prestazioni più conservative rispetto ad altri Comuni.
Ma ancora più rilevanti sono, a mio avviso, i dati delle serie storiche. Il rapporto 2025 analizza i cambiamenti 2023-2024, e qui si può notare come Lavis mostri un trend conservativo. In particolare però mi preme porre l’attenzione sui dati, sempre prodotti da ISPRA e disponibili online, a partire dal 2006. Nel 2006 la percentuale di suolo consumato era del 26,2% e gli ettari consumati 327. Nel 2015, anno in cui ho ereditato la competenza in materia di urbanistica, il dato era del 27,1% e 338 ettari. Nel 2024 il dato, come detto, è del 25,98% e di 323 ettari.
Parliamo certo di numeri piccoli, ma non potrebbe essere altrimenti visto il tema, ma ritengo che la tendenza sia rilevante. Ed è una tendenza frutto di una precisa politica di pianificazione improntata alla riduzione del consumo di suolo. Essere riusciti in questo obiettivo è un grande risultato, che dimostra la serietà con cui abbiamo approcciato il governo del territorio e la convinzione con cui abbiamo tenuto fede all’impegno preso a più riprese con i cittadini in tal senso.
Dall’altra emerge la difficoltà “nel fare i conti” con le scelte del passato, fatte in tempi in cui le sensibilità erano diverse. Ancora oggi a Lavis quello che si costruisce è frutto di pianificazioni che vengono da prima del 2015, perchè negli ultimi dieci anni non è stato aggiunto in PRG nemmeno un lotto di completamento o una nuova area edificabile. Anzi, come dimostrano i dati sono stati sottratti da una potenziale edificabilità oltre 15 ettari di suolo agricolo.
Il freno al consumo di suolo ha permesso da un lato di tutelare le aree agricole del nostro Comune, e dall’altro di avere un sistema urbano più equilibrato, sia sul lato territoriale che sociale, perchè si è creato un buon equilibrio tra popolazione residente e servizi pubblici disponibili.
La situazione però non è immutabile: già oggi possiamo ipotizzare che nei prossimi 5-10 anni saranno realizzate circa 120 nuove unità abitative, e che quindi ci saranno almeno 300 nuovi residenti. E ciò, mi preme ribadirlo, pur senza aver individuato nuove aree edificabili dal 2015 ad oggi. Questo ovviamente ci impone fin da oggi una riflessione sulla disponibilità di servizi pubblici e sulle strategie per continuare a garantire una qualità della vita elevata. Così come impone una riflessione la continua e crescere richiesta di alloggi a canone sociale e moderato e, dall’altra, di aree e spazi produttivi, alla luce dell’ottima posizione e dotazione infrastrutturale del nostro Comune”.

Ultimo aggiornamento: 29 ottobre 2025, 07:19

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